"I dati confermano, ancora una volta, la situazione di sofferenza delle imprese televisive locali, soprattutto sul fronte della raccolta pubblicitaria. Lo Studio dimostra che il comparto, a causa dell’inarrestabile contrazione della raccolta pubblicitaria, non sarebbe più in grado di sostenersi in assenza dei benefici statali: dal 2008 si è dimezzato il valore dei ricavi totali” ha dichiarato Maurizio Giunco presidente dell’Associazione TV locali aderenti a CRTV.
Lo Studio documenta inoltre che è in atto una riduzione drastica soprattutto delle imprese più piccole a causa di fallimenti o cessazione di attività; ma il fenomeno colpisce anche le aziende più strutturate, che segnano un incremento dei ricavi in conseguenza dell’appostamento in bilancio dei contributi di competenza 2016, derivati dall’applicazione del nuovo Regolamento di cui al DPR 146/2017 e dal conseguente incremento dello stanziamento complessivo (un raddoppio rispetto al 2015).
Lo Studio, sviluppato in collaborazione con i sindacati Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom Uil, è nato in un’ottica di servizio nell’ambito dell’Osservatorio Nazionale delle imprese radiotelevisive private previsto dal Contratto Nazionale del settore. Giunto alla sua 24° edizione, monitora ogni anno l’andamento di tutte le aziende operanti nel settore televisivo, nazionali e locali, a partire da dati oggettivi comparabili, costituiti dai bilanci presentati presso le Camere di Commercio.
“Una storia economica, industriale e patrimoniale unica, soprattutto per il comparto dell’emittenza televisiva locale per il quale mancano elaborazioni di sistema” e per il quale lo studio fornisce diversi elementi importanti per una comprensione, appunto, di sistema: censimento dei soggetti effettivamente operanti, dati economici e patrimoniali, classi di fatturato, distribuzione sul territorio e stima degli addetti diretti” ha dichiarato Franco Siddi, Presidente di CRTV.
fonte: tvblog