Per Antenna3 il fallimento in continuità sarebbe scaduto il prossimo 31 dicembre. L’intervento di Rete Veneta di Filippo Jannacopulos, oltre a salvare il posto di lavoro per 36 giornalisti e tecnici, da origine al più grande gruppo televisivo privato del Nord Est all’interno di un progetto editoriale che si pone l’obiettivo di rilanciare il settore puntando sull’informazione territoriale.
Molto soddisfatti il Sindacato giornalisti Veneto e il Sindacato lavoratori comunicazione/Cgil di Treviso per questa operazione «che si traduce nel salvataggio di 36 posti di lavoro, tra giornalisti e tecnici, sui 54 totali, e che consente alla storica emittente trevigiana di continuare a trasmettere, arricchendo il panorama informativo disponibile per i cittadini veneti».
«Un doveroso ringraziamento – concludono Sgv e Slc Cgil, nella nota ripresa sul sito della Fnsi – va ai lavoratori di Antenna3, al Cdr e alla Rsu, che con grande sacrificio non si sono mai sottratti alle loro responsabilità, garantendo ogni giorno le loro prestazioni nonostante nell’ultimo anno abbiano ricevuto solo tre stipendi. Senza dimenticare la collega giornalista (Tiziana Bolognani) che con coraggio si è assunta l’onere di dirigere le testate giornalistiche in questa complicatissima fase di transizione».
Mancavano le firme di tutti i dipendenti, sono arrivate tra lunedì e giovedì. L’accordo collettivo era stato raggiunto settimana scorsa: l’editore di Rete Veneta si impegna ad assumere 36 dei 54 dipendenti attuali. Per gli altri diciotto ci sono sul piatto ammortizzatori sociali e un incentivo all’esodo di quasi 14mila euro. 14 giornalisti, 21 tecnici più l’addetta alle pulizie: così è composta la squadra dei trentasei lavoratori di Antenna3 che passeranno alle dipendenze di Teleradio diffusione Bassano, società editrice di Rete Veneta, proprietà della famiglia Jannacopulos.
fonte: tvblog