Supera i primi test il prototipo alimentato da fuel cell, il primo Made in Italy a idrogeno
Condividi su Facebook Adler in collaborazione con Uniparhenope e Medio Credito Centrale ha creato la prima auto a idrogeno italiana.
Negli anni in cui le motorizzazioni ecosostenibili si sviluppano sempre più in fretta, complici i consumi elevati e le emissioni dannose per l’ambiente delle classiche auto, vediamo arrivare il primo prototipo alimentato da fuel cell realizzato in Italia, che ha appena superato i test. L’auto a idrogeno entra nei nuovi trend della mobilità, insieme alle elettriche, alle ibride, oltre che alla guida autonoma e alla strumentazione ultra tecnologica sulle vetture di ultima generazione. Proprio nello stabilimento campano di Adler infatti si lavora alla produzione di Hydro, un’evoluzione importante nel mondo delle auto a idrogeno.
Il progetto è promosso dal Gruppo Adler con la collaborazione di Uniparthenope e Medio Credito Centrale. L’obiettivo principale è quello di individuare nuove soluzioni per i veicoli hybrid a impatto zero sull’ambiente e svilupparle una volta testata la loro funzionalità ed efficienza. Il prototipo ibrido con motorizzazione elettrica alimentata a idrogeno si chiama Hydro e per il momento è l’unico realizzato in Italia.
Paolo Scudieri, presidente di Adler Pelzer Group, dichiara: “Siamo orgogliosi di contribuire con il nostro know how allo sviluppo delle migliori tecnologie che muoveranno le auto del prossimo domani e per questo riteniamo importante continuare ad investire, dimostrando anche le grandi potenzialità del nostro territorio nel panorama mondiale dell’automotive”.
Luca Scudieri, consigliere delegato di Tecno Tessile Adler, spiega: “A partire da un autoveicolo di normale produzione la sfida affrontata è stata quella di farlo muovere autonomamente con nuova energia: una vettura alimentata a idrogeno è un’auto elettrica, dotata di pile a combustibile anziché di comuni batterie. Grazie ad uno studio di fattibilità molto approfondito, mirato ad individuare le soluzioni tecniche migliori per garantire il massimo della performance del veicolo, si è arrivati all’individuazione del case-study e dei relativi requisiti tecnici attesi, con parallela identificazione dei sub componenti da sviluppare e progettare. I primi test sperimentali finalizzati alla validazione tecnica del prodotto sviluppato, hanno fino ad oggi dato riscontro positivo e ne siamo particolarmente orgogliosi”.
Chiaramente l’auto a idrogeno porterà dei vantaggi che non possiamo sottovalutare, innanzitutto la ricarica del serbatoio sarà probabilmente rispetto a quella delle batterie tradizionali, i vantaggi del motore elettrico comunque rimangono inalterati. Non sono messi in discussione nemmeno i vantaggi che riguardano l’erogazione lineare, l’assenza di strappi in ripresa e in generale il comfort alla guida. Sarà oltretutto possibile usare questi veicoli nelle ZTL, si beneficerà dell’esenzione dal bollo auto per 5 anni e non si pagherà la sosta sulle strisce blu.