Udine, ragazza sviene in classe: viveva in condizioni di povertà
I casi di povertà sono, secondo il preside della scuola, sempre più frequenti e si cerca il dialogo con le famiglie per dare un aiuto
Stava assistendo a una lezione in una scuola media di Udine prima di di svenire davanti a compagni e insegnante e di essere soccorsa dal 118.
È successo a una ragazza che, arrivata in ospedale, ha confessato di non toccare cibo da 48 ore e di essersi fatta la doccia con l'acqua fredda. "Non è la prima volta che capita: di bambini che vivono senza riscaldamento o senza un piatto caldo, o non hanno i soldi per pagare i buoni pasto della mensa ce ne sono anche a Udine, e non solo qualcuno, solo che queste situazioni non vengono quasi mai denunciate", ha detto il preside della scuola a riguardo.
Il preside, parlando ai giornali locali, ha voluto mantenere l'anonimato sulla studentessa per tutelare la privacy della minorenne mentre ha ribadito che molte famiglie di ragazzi che frequentano l'istituto non hanno soldi per comprare cibo e vivono in condizioni di povertà: "A volte ne siamo a conoscenza e cerchiamo di dare una mano, per quanto possiamo, alle famiglie di questi minori, ma in altri casi, se i ragazzi non trovano in noi il canale giusto per parlare e confidarsi, può capitare che alcune situazioni sfuggano".
"Non è l’unico caso che si verifica e negli ultimi anni sono, purtroppo, sempre più frequenti – ha continuato il preside –. Noi cerchiamo il dialogo con le famiglie e vogliamo aiutarle, ove possibile, ma si tratta di realtà delicate, in cui spesso anche gli stessi genitori non si affidano ai servizi per un senso di vergogna e pudore, e ignorano le agevolazioni e i supporti sui quali possono invece contare per ricevere qualche sussidio. Ci vorrebbe maggiore conoscenza di questi aspetti".