Quel che è certo è che Iliad sta preparando il suo sbarco sul mercato italiano del mobile nel 2017, in seguito alla fusione di Wind e 3, operazione dalla quale il gruppo francese uscirà con un pacchetto di frequenze radio che saranno cedute dalla nuova entità nel quadro del merger per evitare rilievi antitrust.
I contatti iniziali del gruppo guidato da Xavier Neil con Enel, di cui si vociferava da tempo, lasciano intendere l’interesse, almeno potenziale, dei francesi per il mercato della banda larga fissa. L’obiettivo sarebbe quello di replicare in Italia l’offerta congiunta fisso-mobile già messa in pratica da Iliad in Francia.
Dal canto suo, Enel Open Fiber ha già avviato la costruzione di una rete in fibra ottica aperta a tutti gli operatori, che va di pari passo con la sostituzione di 30 milioni di contatori elettrici nei prossimi quattro anni.
Enel ha in programma di aumentare gli investimenti nelle reti per l’energia in America Latina e in Europa, nelle energie rinnovabili in Nord e Sud America, Europe e Africa, e nella rete telefonica a banda larga in Italia e all’estero.
Lo ha detto l’AD Francesco Starace a Reuters, a margine di una conferenza a Parigi, aggiungendo di ritenere che il fondo infrastrutturale F2i abbia intenzione di acquistare fino al 30% di Enel Open Fiber (Eof).
“E’ probabile si unisca a noi e se non lo facesse abbiamo una lunga lista di investitori in infrastrutture che prenderebbero il suo posto”, ha spiegato Starace.
Eof, controllata da Enel e dalla Cassa Depositi e Prestiti, ha in programma con l’avvallo del Governo di realizzare una rete a banda ultralarga in concorrenza con quella di Telecom Italia.
fonte: hdblog