Come riportano alcuni quotidiani locali, l’arresto sarebbe avvenuto in seguito ad un’inchiesta (sul cui argomento vige il più totale segreto) iniziata nel 2015 a carico del boss di Rojadirecta. L’arresto è avvenuto, tra l’altro, poco prima di un’udienza in tribunale in cui era coinvolto proprio il sito di streaming: la ex Canal plus, tra le altre, ha citato la società Porto 80 (proprietaria di Rojadirecta) per violazione della proprietà intellettuale.
“Fungiamo soltanto da intermediari, sono gli utenti a segnalare i link per vedere le partite. Noi non abbiamo alcun rapporto commerciale con nessuno, ci limitiamo a gestire la parte tecnica del sito”, la difesa di Seoane durante l’udienza. Il fatturato di Porto 80, inoltre, si aggirebbe sui 2 milioni di euro, derivanti per la maggior parte (la versione della difesa) dalla pubblicità delle agenzie di scommesse online.
Non è la prima volta che Rojadirecta si trova al centro di vicende giudiziarie: lo scorso gennaio, ad esempio, il Tribunale di Milano aveva disposto il blocco totale del sito, in seguito ad una denuncia di Mediaset.
fonte: calcioefinanza