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Dalle parole di Paolo Ajiolfi, Responsabile Access Operations Line Emilia Ovest di TIM, emergono i punti nodali del progetto attivato a Modena, che ripropongono temi già trattati nel caso di altre città toccate dal piano nazionale per la fibra ottica FTTH dell'operatore telefonico: Modena è una delle prime italiane dove TIM ha avviato la realizzazione della rete a banda ultralarga di nuova generazione. La fibra che arriva fin dentro gli edificiè è in grado di abilitare velocità di trasmissione fino a 1.000 megabit. Modena è una città con un traffico dati molto elevato, con la nuova rete supporteremo ulteriormente le esigenze di comunicazione di cittadini e imprese. Fondamentale il ruolo dell’Amministrazione comunale come facilitatore di questo grande progetto.
Punti essenziali che possono essere schematizzati con: velocità di trasferimento dei dati ancora maggiori rispetto a quelle offerte dalla fibra ottica resa disponibile da TIM utilizzando la tecnologia FTTCab (Fiber To The Cabinet) - una connettività dati che, nella città emiliana, è disponibile per la quasi totalità della popolazione comunale offrendo velocità massime di trasferimento dei dati pari a 100 megabit - e collaborazione con l'amministrazione locale, indispensabile per accelerare i lavori di posa in opera. Anche a Modena, infatti, TIM è riuscita ad instaurare un dialogo costruttivo con l'Amministrazione Comunale, illustrando il Piano di lavoro a Ludovica Carla Ferrari, Assessore alla Smart City, ed ai tecnici comunali.
Come nel caso di altri interventi analoghi - si veda il recente annuncio relativo alla città di Salerno - grazie all'intesa con il Comune, sarà possibile accelerare e semplificare le procedure autorizzative e realizzare i lavori mediante tecniche di scavo a basso impatto ambientale, con tempi di lavorazione ridotti e sfruttando infrastrutture comunali preesistenti. Grazie agli sforzi di TIM per espandere la rete a fibra ottica FTTH si stima che 3,5 milioni di abitazioni italiane saranno raggiunte dal servizio entro 3 anni. Un potenziamento dell'infrastruttura di rete nazionale che potrà soddisfare le esigenze più disparate: da quelle legate al settore dell'intrattenimento - si pensi allo streaming dei contenuti in 4k - per arrivare al cloud computing, alla videosorveglianza ed ai servizi che, nei prossimi anni, troveranno sempre maggiore diffusione nella cosiddetta 'smart city' (es. monitoraggio del territorio e reti per il telerilevamento ambientale).