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La notizia che circola fra gli appassionati deriverebbe da un aggiornamento dei termini di servizio
Satya Nadella, amministratore delegato di Microsoft
federico gueerrini
A poche settimane dal lancio, Windows 10 continua a suscitare reazioni e commenti fra gli utilizzatori di prodotti Microsoft. E qualche preoccupazione riguardo alle possibilità del nuovo sistema operativo di comunicare costantemente con la casa madre.
Funzionalità che destano allarme fra gli utenti più smaliziati, non solo per una questione di privacy. Una delle ultime notizie che circola fra gli appassionati, è quella secondo cui il nuovo prodotto dell’azienda Redmond sarebbe in grado di disabilitare da remoto giochi piratati e “periferiche non autorizzate”.
Secondo il sito Alphr , che per primo ha notato la cosa, la possibilità deriverebbe da un aggiornamento dei termini di servizio (che non riguarda peraltro, solo Windows 10, ma tutti i prodotti Microsoft).
In particolare, nell’articolo 7 , si afferma che “Microsoft potrà verificare automaticamente la versione del software in uso da parte dell’Utente (...) ed effettuare, senza alcuna spesa da parte dell’Utente, il download di aggiornamenti software o modifiche alle configurazioni (...) incluse modifiche atte a impedire all’Utente di accedere ai Servizi, utilizzare giochi contraffatti o utilizzare periferiche hardware non autorizzate”.
Diversi osservatori hanno ridimensionato l’allarme. Il comma riguarderebbe soprattutto la piattaforma Xbox, e sarebbe stato pensato proprio per proteggere i giochi dalla pirateria e le console dall’hackeraggio. È vero però, che, in teoria, data la vaghezza e la genericità del paragrafo in questione, la disabilitazione da remoto potrebbe estendersi anche ad altre periferiche e ad altri software, come appunto Windows 10.
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