Le vendite dello smartphone italiano sono partite con il botto ma solo 300 persone potranno aggiudicarselo ogni giorno attraverso un sistema di prenotazione via web. Che oggi è andato in tilt
con copia incolla da lastampa.it
antonino caffo
Quella coltre dubbiosa che circondava il progetto Stonex One all’inizio si sta dissipando velocemente. Il tam-tam sui social network, lo scambio di opinioni tra gli appassionati e i video in anteprima di Francesco Facchinetti, principale sponsor del progetto, hanno creato un tale interesse intorno al prodotto da rendere la situazione quasi irreale.
A tre mesi dalla nostra intervista, Davide Erba, CEO di Stonex, ha dato il via oggi ai pre-ordini di One, durati la bellezza di 5 secondi. Tanto è bastato per bruciare le 300 unita che giornalmente verranno messe a disposizione a chiunque voglia acquistare lo smartphone in versione limitata #Galileo, al prezzo di 299 euro. Come spesso accade in Italia, il successo di One, nome simile a quello di un altro dispositivo dirompente, OnePlus One, poteva essere la conseguenza di un innamoramento istantaneo frutto di un trend del momento e invece oltre agli annunci e dichiarazioni, Stonex One sembra racchiudere elementi qualitativamente validi che gli utenti hanno avuto modo di apprezzare su forum e pagine dedicate, anche se per il momento solo sulla carta.
Le singole componenti del telefono non si discostano molto da quelle dei top di gamma: lo schermo è un Quad HD da 5,5 pollici (gli stessi di iPhone 6 Plus); il processore un MediaTek 6795 octa-core in grado di competere con il Qualcomm Snapdragon 810 di cui sarà dotato OnePlus Two; la RAM è da 3 GB; la fotocamera ha un sensore Sony da 21 Megapixel e poi è LTE, ha l’NFC, il Wi-FI e il GPS. Seppur l’hardware venga prodotto in Cina, Stonex One si fregia del titolo di “smartphone italiano” perché pensato e disegnato nel bel mezzo della Brianza.
A far girare l’hardware ci pensa Android in versione Lollipop 5.0 personalizzato CiaoOS, una versione modificata che ha l’obiettivo di rendere il telefono riconoscibile sia fuori che dentro. Un altro pezzo d’Italia è presente proprio nello sviluppo del sistema operativo che è stato affidato ai ragazzi di Hazy, attivi da anni nel panorama Android.
Intanto le cose oggi sono andate talmente bene che il sistema di prenotazioni è andato in tilt: “Gli utenti hanno bruciato 300 unità in pochi secondi; non ci aspettavamo nulla di tutto ciò – ci hanno detto Erba e Facchinetti - nonostante questa buona notizia tanti si stanno lamentando perché non sono riusciti ad acquistarlo sebbene avessero la priorità. Alle 12 in punto di oggi sono arrivati in decine di migliaia per potersi aggiudicare #Galileo. Siamo già abbondantemente al di sopra di ogni nostra previsione per una start-up del genere, ma faremo ancora di più per rendere felici i nostri clienti”.
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