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Manovra, dubbi dei tecnici

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  • Manovra, dubbi dei tecnici

    fonte il sole24ore

    Si è aperta ufficialmente al Senato la sessione di bilancio. L'annuncio in Aula è stato fatto dalla presidente di turno, Valeria Fedeli, che ha letto il parere favorevole sul prospetto di copertura generale della commissione Bilancio di palazzo Madama. La commissione Bilancio, in particolare, ha ritenuto che «le soluzioni presentate nello schema di copertura del ddl stabilità in esame siano conformi alle disposizioni se interpretate alla luce del mutato quadro di bilancio nazionale conseguente alla riforma che ha introdotto il pareggio di bilancio in Costituzione».

    Dubbi tecnici Senato su bonus 80euro
    Dal dossier del servizio bilancio di Palazzo Madama emergono invece i dubbi dei tecnici del Senato sul bonus 80 euro, in particolare sulla platea, ma anche sulle norme Irap, sul Tfr in busta paga, sugli sgravi contributivi per le nuove assunzioni e sul Fondo buona scuola. Nel dossier si osserva come per quanto riguarda la stabilizzazione del bonus 80 euro, «la quantificazione della relazione tecnica non risulti verificabile in modo puntuale. Sarebbe quantomeno opportuno acquisire - evidenziano i tecnici di Palazzo Madama - rassicurazioni in merito al fatto che siano stati adeguatamente considerati possibili cambiamenti, nel tempo, della numerosità dei diversi insiemi dei soggetti interessati».


    Nel mirino anche Tfr in busta paga, Irap e ecobonus
    Dubbi poi anche sul fronte della deduzione del costo del lavoro dall'Irap: «in un'ottica di stima prudenziale» il rischio, evidenziano i tecnici, è quello di un «minor gettito. Pertanto si chiedono chiarimenti», dicono i tecnici, che anche per quanto il Tfr in busta paga evidenziano come la relazione tecnica non fornisca alcun «dato che consenta una verifica puntuale dell'impatto della disposizione». Tra le norme poi che finiscono nel mirino del Servizio bilancio spunta anche l'Ecobonus: «gli effetti positivi sul gettito sono riferibili interamente al primo anno, il 2015. Nell'eventualità che la quantificazione del loro ammontare risultasse sovrastimata - mettono in risalto gli esperti - si verificherebbe dunque uno squilibrio finanziario».

    Seppure per una ragione opposta, vale a dire per un eccesso di copertura, nel mirino del Servizio bilancio finisce infine anche il bonus bebè: la modifica approvata alla Camera che introduce l'utilizzo dell'Isee (fissando la soglia a 25 mila euro) ha come conseguenza «il restringimento dei beneficiari e dei relativi oneri». Tuttavia - si legge nel dossier - la previsione dell'onere è riferita al testo iniziale, che «pertanto è da ritenersi incongrua e sovrabbondante, salvo non si fossero determinati errori rilevanti nella prima stima».

    Governo al lavoro sugli emendamenti
    Il Governo intanto sta lavorando anche agli altri ritocchi che saranno apportati alla “stabilità” a Palazzo Madama: dalla tassazione sui rendimenti dei fondi pensione, ai “minimi” per i professionisti e al canone Rai. Su quest'ultimo versante la situazione è interlocutoria. Se ne è discusso ieri al Ministero dell'Economia in alcune riunioni tecniche. L'orientamento è quello di prevedere una riforma del canone - i cui contenuti sono ancora in discussione - da approvare entro un tempo determinato, nei primi mesi del 2015, in modo da diventare effettiva dal primo gennaio 2016. Il termine potrebbe essere indicato in un emendamento alla legge di stabilità.

    Il cronoprogramma
    La partita sulle modifiche alla stabilità entrerà nel vivo in commissione Bilancio al Senato soltanto la prossima settimana. Il termine degli emendamenti in commissione, che non è stato ancora indicato, dovrebbe essere fissato fra martedì e mercoledì mentre le votazioni dovrebbero cominciare giovedì 11 dicembre. Il testo dovrebbe arrivare il 16 in aula, dove il via libera è prevedibile al più tardi il 19-20 dicembre mentre l'ok finale della Camera è atteso prima di Natale.
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