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  • credo sia doveroso ricordarlo

    Giorgio Faletti, comico, attore cantante e scrittore di successo, è morto a Torino a 63 anni. Faletti era ricoverato nel reparto di radioterapia dell'ospedale Molinette, diretto dal dottor Umberto Ricardi. Faletti si è spento nella struttura sanitaria piemontese dopo aver lottato per mesi contro un male incurabile.
    Si susseguono i messaggi di cordoglio.









    Scrittore, attore, cantante, paroliere, compositore, sceneggiatore, pittore e comico italiano. Giorgio Faletti nella sua lunga carriera ha sperimentato tanti ruoli e si è messo alla prova in tantissimi campi. Astigiano di nascita, si era imposto come comico al «Drive-In», ma poi aveva mostrato una serie di talenti creativi, dalla musica al cinema e soprattutto alla letteratura.

    Divenne noto al grande pubblico nel 1994 cantando a Sanremo «Minchia signor tenente» da lui scritta. Celebre nel ruolo del poliziotto «Vito Cattozzo» e come il professore carogna di «Notte prima degli esami», aveva poi conquistato migliaia di lettori con una serie di thriller come «Io uccido » e «Niente di vero tranne gli occhi», divenuti rapidamente dei best seller. Era malato da tempo.

    L'ultimo messaggio sul suo sito
    «Cari amici, purtroppo a volte l’età, portatrice di acciacchi, è nemica della gioia. Ho dovuto a malincuore rinunciare alla pur breve tournée per motivi di salute legati principalmente alle condizioni precarie della mia schiena, che mi impedisce di sostenere la durata dello spettacolo. Mi piange davvero il cuore perché incontrare degli amici come voi è ogni volta un piccolo prodigio che si ripete e che ogni volta mi inorgoglisce e mi commuove. Un abbraccio di cuore».







    FALETTI: L'ULTIMO POST SU FACEBOOK, L'INCERTEZZA È PURA AGONIA
    «A volte immaginare la verità è molto peggio che sapere una brutta verità. La certezza può essere dolore. L'incertezza è pura agonia». È l'ultimo post sul profilo Facebook di Giorgio Faletti.






    DE CATALDO, GIORGIO ERA UN UOMO SCOPPIETTANTE
    Triste, ma con grandi ricordi di allegria e vivacità: così lo scrittore e magistrato Giancarlo De Cataldo commenta la morte di Giorgio Faletti . «Giorgio era un uomo vitale, vivace e 'scoppiettante' - dice De Cataldo all'AGI - non lo vedevo da circa un anno e la notizia della sua scomparsa è stata inaspettata. Sono andato ad un suo concerto la scorsa estate a Villa Ada dove Giorgio suonava con la sua band e interpretava delle canzoni bellissime scritte da lui». De Cataldo ricorda anche dei viaggi fatti come scrittori in Cina e a New York, dove gli è rimasta impressa un'epica mangiata di ostriche fatta insieme a Faletti.

    BRIZZI, LA SUA IRONIA BATTEVA LA MALATTIA DIECI A ZERO «È stato un onore fare un pezzetto di strada insieme a Giorgio». Così il regista Fausto Brizzi, che lo ha diretto in 'Notte prima degli esamì, commenta all'AGI la scomparsa dell'amico Faletti. «Credo che il proverbio 'Sono sempre i migliori che se ne vannò sia stato scritto per lui. Giorgio cucinava meglio di me, scriveva meglio di me, guidava meglio di me, cantava meglio di me, recitava meglio di me. Ma non me l'ha mai fatto pesare. Stavamo anche progettando il suo esordio alla regia, e anche lì temo che mi avrebbe surclassato. Mi resta il rimpianto di non averlo potuto abbracciare questa estate, ma l'ultima volta che ci siamo sentiti al telefono, un paio di settimane fa, mi ha fatto molto ridere. La sua ironia batteva la malattia dieci a zero. Ciao amico mio».

    MARCUCCI (PD): ARTISTA DOTATO DI GRANDE TALENTO «Giorgio Faletti era una personalità dotata di grande talento. Abbiamo conosciuto un uomo di spettacolo intelligente, garbato e con uno stile molto originale. Attore, cantante, scrittore di thriller, compositore, sceneggiatore, pittore, comico, Faletti si è misurato in tante forme artistiche, dimostrando di essere un personaggio poliedrico e persuasivo». Così il Presidente della Commissione Cultura al Senato Andrea Marcucci ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del grande Giogio Faletti. «Si considerava un privilegiato perchè aveva la fortuna di lavorare molto, senza avere la sensazione di svolgere un lavoro- ha aggiunto- succede a chi ama il proprio mestiere, senza mai avvertirne la fatica. Se avesse potuto scegliere, tuttavia, tra le molteplici passioni, avrebbe preferito la scrittura, che, per dirla con le sue parole, univa 'i momenti di solitudine alle uscite pubbliche, che sono pur sempre un modo per fare spettacolò. Mi stringo affettuosamente ai familiari».

    TEOCOLI: COMPAGNO D'AVVENTURA, SUA PERDITA FA MALE AL CUORE
    «È un dispiacere enorme, la sua perdita fa male al cuore perché la nostra era una grande amicizia. Giorgio è stato un compagno d'avventura quando fare cabaret era davvero un'avventura! Nel tempo, ci ha sorpresi per la sua poliedricità: attore, cantautore eppoi scrittore di grande successo. Viene a mancare un amico carissimo con cui ho condiviso gli anni più belli della carriera e della vita. E non sono frasi di circostanza». Lo afferma Teo Teocoli ricordando lo scomparso Giorgio Faletti.

    ASSESSORE ASTI «AMICI DA 30 ANNI,ULTIMI ISTANTI CON LUI»
    Giorgio Faletti «era amatissimo dalla gente di Asti. Aveva scelto di tornare ad abitare da tempo nel centro della città, la sua città». Così l'assessore alla Cultura del Comune di Asti, Massimo Cotto, ricorda il cantante, scrittore e comico astigiano scomparso questa mattina all'ospedale Molinette di Torino. «Eravamo amici da 30 anni -spiega commosso Cotto - ho passato la scorsa notte con lui, ho voluto stargli vicino negli ultimi istanti. Poi stamattina, purtroppo, il decesso. L'avevo convinto a tornare a cantare - aggiunge - e passavamo molto tempo insieme soprattutto da quando, una decina di anni fa, era tornato a vivere ad Asti. Aveva accettato l'incarico di presidente della Biblioteca e anche per questo era così amato dagli astigiani, era affabile e gentile con tutti. Era una persona straordinaria». Cotto ricorda che Faletti «aveva tre grandi amori: la cucina, la musica e la risata».

    SINDACO ASTI, LA NOSTRA CITTÀ HA AVUTO MOLTO DA LUI
    La città di Asti si stringe attorno aRoberta e a tutti i congiunti di Giorgio Faletti. In un messaggio il sindaco della città piemontese, Fabrizio Brignolo «a nome degli astigiani esprime il rammarico per la perdita di una persona che con la sua arte ha dato tanto, gioia, divertimento, sensazioni forti, con il teatro, la musica e la letteratura, agli italiani e ai lettori che in tutto il mondo hanno acquistato milioni dei suoi libri. La città ha avuto molto da Giorgio e negli ultimi anni, da quando ha accettato la carica di presidente della Biblioteca, aveva stretto ancora di più il legame con la sua comunità, dando molto a una stituzione che come tutto il sistema pubblico della cultura attraversa momenti di difficoltà». Il sindaco di Asti ricorda ancora che molto ha fatto Faletti «in questi due anni e sappiamo quante altre iniziative e progetti avrebbe inventato con la sua vulcanica fantasia e condotto con il suo travolgente entusiasmo». «Il modo migliore di ricordarlo - conclude - sarà quello di continuare a lavorare per la cultura, la letteratura e l'arte, i servizi rivolti soprattutto ai giovani, come la Biblioteca Civica di Asti fa per propria vocazione. «Dedicheremo uno spazio pubblico adeguato alla sua memoria, affinchè il nome di Giorgio rimanga nel quotidiano degli astigiani, in modo da poter restituire almeno un briciolo dei sentimenti, delle sensazioni e del bene che ci ha regalato».

    NICODEMO (PD): DAVVERO INFINITA TRISTEZZA
    «'Porco il mondo che c'ho sotto i piedì. Davvero infinita tristezza». Lo scrive su twitter Francesc Nicodemo, responsabile comunicazione del Pd.

    SALVINI: ADDIO AL SORRISO DELLA MIA GIOVENTÙ
    «Addio al piemontese Giorgio Faletti, sorriso della mia gioventù nel mitico Drive In e poi grandissimo scrittore». Lo scrive su twitter Matteo Salvini, segretario della Lega. fonte google
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