Clayton D. Lockett, l'uomo che č stato giustiziato con un'iniezione letale, ha fatto una fine terribile a causa della rottura della vena in cui gli stavano iniettando il mix letale di veleni. I testimoni raccontano di aver assistito a una scena raccapricciante ed atroce. Tutto sembrava filare liscio: iniettato l'anestetico, il prigioniero era stato dichiarato dai medici presenti oramai privo di sensi.
Ma quando e' iniziata la somministrazione del primo dei due farmaci letali il corpo dell'uomo ha cominciato improvvisamente a muoversi, i suoi piedi e le sue braccia ad agitarsi. Dalla sua bocca e' cominciato fuoriuscire un lamento sempre piu' forte. Con uno scatto Clayton ha tentato anche di sollevarsi, inutilmente. In una situazione di caos e per certi versi di panico, i medici e gli addetti del carcere hanno quindi abbassato la tenda davanti al vetro dietro al quale c'erano i testimoni. Questi ultimi hanno solo potuto ascoltare l'urlo violento con cui l'uomo ha esalato l'ultimo respiro, ucciso da un attacco cardiaco. A questo punto la seconda esecuzione e' stata rinviata.
Per almeno 14 giorni, hanno informato i dirigenti del penitenziario, che ora avvieranno un'indagine per capire cosa e' successo e perche'. Ma di sicuro la morte di Clayton e' destinata a sollevare polemiche, in una fase in cui ricorrere alla pena di morte nei vari stati Usa che lo permettono e' diventato sempre piu' difficile. Questo anche per la decisione di molti Paesi europei di vietare l'esportazione dei farmaci letali, le cui scorte stanno per esaurirsi, costringendo anche a realizzare mix letali 'meno efficaci'. Tanto che qualcuno - forse una provocazione, ma non troppo - ha gia' proposto un ritorno alla sedia elettrica.