Il kit pirata individuato comprendeva un decoder web da 135 euro e una smartcard che consentiva di attivare un abbonamento (tutto incluso) da 8 euro al mese. Gli "italiani" si occupavano di promuovere i servizi Futurbox, mentre i colleghi "ucraini" si dedicavano alle questioni tecniche.
A questo giro, sempre a seguito della denuncia di Sky, è stata data nuova esecuzione all'ordine di inibizione dell'accesso per gli utenti italiani, con blocco IP/DNS. 5 persone sono state denunciate e la modalità operativa non è sembrata diversa rispetto a quella scoperta nel 2013.
Si parla infatti di fruizione dei canali Sky (anche HD) tramite PC, tablet e smartphone. Il tutto grazie a un sistema di distribuzione dei contenuti basato su un server per i contenuti live e un altro per quelli on-demand.
fonte: tomshw
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