Ebbene č di pochi giorni fa la notizia del max-sequestro organizzato dalla Guardia di Finanza, che ha bloccato ben 46 portali web dedicati al download di torrent e allo streaming video di film e altri contenuti coperti dal copyright, ma a quanto pare i siti in questione a pochi giorni di distanza sono tornati online a causa di una serie di fattori che le autoritą sembravano non aver considerato.
Quello che fino a pochi giorni fa era considerata una delle operazioni di maggior successo nella lotta alla pirateria online nel nostro paese, con un sequestro avviato dal gip Bernadette Nicotra, sembra invece essersi rivelato fallimentare non riuscendo nel suo intento.
Il problema riscontrato dalle autoritą, infatti, ha riguardato il metodo utilizzato per sequestrare questi siti, bloccando un determinato IP.
Questa scelta ha effettivamente impedito l'accesso ai suddetti portali, ma sfortunatamente ha anche colpito altri siti web innocenti che operano utilizzando lo stesso indirizzo IP.
La Guardia di Finanza si č quindi vista costretta a ritirare il provvedimento, optando invece per il blocco dei siti tramite DNS, una misura che, tuttavia, č facile da aggirare per gli utenti della rete che hanno comunque la possibilitą di accedere ai siti incriminati.
fonte: hi-techitaly