Il WiFi di casa va bene, ha aggiunto, ma è meglio evitare l'accesso senza fili spesso offerto da luoghi di ristoro o locali pubblici.
La tecnica d'attacco è semplice: il criminale crea un hotspot WiFi che somiglia a quelli pubblici (non è difficile, basta un laptop o uno smartphone) e convince le persone a collegarsi a Internet tramite quell'hotspot.
In questo modo i dati delle vittime transitano dai dispositivi del criminale che, con il software opportuno, può intercettarli e decifrarli.
Zeus News
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