(Foto Mario Proto)(Foto Mario Proto)LE ZONE A NORD DI ROMA - Tutte le utenze, con via e numero civico sono scritte sulle ultime 11 pagine - delle 16 complessive - dell’ordinanza del sindaco datata il 21 febbraio (cliccando qui tutto l’elenco) e comprendono le zone sulla via Flaminia adiacente al Labaro, intorno alla via Cassia in zona La Giustiniana e La Storta e intorno alla via Braccianese. Contrariamente a quanto era stato scritto sabato, non è coinvolto il quartiere di Primavalle. Lo sono, invece, Santa Maria di Galeria, Tragliatella, Piansaccoccia e alcune aree del consorzio di Cerquette Grandi. Il divieto, valido fino al 31 dicembre 2014, riguarda l’acqua proveniente dagli acquedotti Malborghetto, Camuccini, Piansaccoccia, Monte Oliviero, Santa Maria di Galeria, Brandosa e Casaccia-Santa Brigida e riguarda l’uso alimentare, l’igiene personale e ogni altro utilizzo.
Acqua all’arsenico, «vietato bere» in via Signorelli
Acqua all’arsenico, «vietato bere» in via Signorelli
Acqua all’arsenico, «vietato bere» in via Signorelli
Acqua all’arsenico, «vietato bere» in via Signorelli
Acqua all’arsenico, «vietato bere» in via Signorelli
Acqua all’arsenico, «vietato bere» in via Signorelli
«NON VOGLIAMO PAGARE L’ACQUA» - Al civico 78 di via Angelo Signorelli, gli abitanti hanno un pozzo privato da quando sono andati ad abitare lì negli anni ‘50, dopo la bonifica dei terreni, quando il comune ha assegnato i lotti ai meno abbienti. E, come molti altri nella strada, gli abitanti hanno fatto costruire un pozzo privato, che prende l’acqua da una falda sotterranea con l’autoclave privata, tutto a spese loro. «Ma la bolletta dell’acqua pubblica ci arriva puntuale, direttamente dalla riscossione dei tributi» tengono a sottolineare «E ora non la vogliamo più pagare» aggiungono.
Il simbolo sul sito del Comune di RomaIl simbolo sul sito del Comune di RomaL’ACQUA ALL’ARSENICO - E l’acqua pubblica proibita dal sindaco perché contiene un’eccessiva quantità di arsenico, non sembra stupire gli abitanti della zona. «Sappiamo che hanno cambiato la legge abbassando il livello di tolleranza, per questo le analisi segnalano un problema» dicono. I cittadini però non sanno che possono rifornirsi alle autobotti dell’Arsial, che da domenica dovrebbero essere a disposizione degli utenti. «Ieri abbiamo ricevuto l’avviso del Comune e abbiamo visto passare i camion della protezione civile, ma le autobotti con i rifornimenti non le abbiamo viste, nè sappiamo dove siano posizionate in zona». E intanto anche Legambiente chiede delle spiegazioni: «Servono piani chiari ed immediati per intervenire anche in questa area così come si è fatto, anche se in ritardo, per le altre aree nel corso degli anni» fa sapere il responsabile per il Lazio Lorenzo Parlati.
I PRESIDENTI DI MUNICIPIO - «A seguito dell’effettuazione di apposite analisi è stata riscontrata acqua con caratteristiche chimiche e batteriologiche ovvero solo batteriologiche non adatte al consumo umano» fa sapere il presidente del XV Municipio, Daniele Torquati. E anche se i disagi per le famiglie sono definiti «limitati e gestibili», il minisindaco sottolinea: «Ci faremo promotori presso l’Arsial affinché venga fornita l’acqua». Per le info il numero è 060606.Numero verde Arsial: 800601831
FIUMICINO - Il Comune di Fiumicino precisa che «per la tratta dell’acquedotto che riguarda la località Testa di Lepre, la condotta non è alimentata dall’acqua dei pozzi dell’Arsial, ma direttamente da quella di Acea Ato 2. Nell’area di Tragliatella l’alimentazione proviene dai pozzi gestiti dall’Arsial». La nota del Comune aggiunge : «Chiediamo con insistenza ad Arsial e Acea di sostituire la fornitura dell’acqua potabile mediante autobotti in attesa della sostituzione della vecchia condotta Arsial con una nuova, gestita da Acea». E conclude: «Tutto questo aspettando di procedere urgentemente alla redazione di un progetto che superi definitivamente gli annosi problemi riscontrati sulla porzione di rete idrica che riguarda il territorio di Testa di Lepre e Tragliatella». fonte google