"Lo sciopero proclamato dall'Associazione Calciatori e' un atto intimidatorio, prepotente e arrogante.
Chi mostra i muscoli spesso denota debolezza. Quanto annunciato questa sera dall'Aic rappresenta la manifestazione di un'assoluta lontananza dall'attuale momento del Paese e una scarsa attenzione per le sorti del calcio italiano". Lo ha dichiarato con una nota il presidente del Coni Gianni Petrucci, commentando la decisione dell'Aic di proclamare lo sciopero dei calciatori per l'11 e 12 dicembre prossimi. "Nonostante un apprezzato intento conciliativo del Presidente Abete - ha sostenuto Petrucci -, l'AIC, interrompendo oggi le trattative senza entrare nel merito dei punti in discussione, ha calpestato le piu' elementari regole di buon senso. Inoltre, a differenza dell'AIC che dichiara di non capire l'obiettivo della convocazione dell'Alta Corte di Giustizia, il Coni comprende benissimo il significato dell'incontro previsto per domani, al quale - ricordo - non si partecipa per educazione ma per doveroso rispetto istituzionale verso il massimo organo di giustizia sportiva". "Questa vicenda - ha proseguito Petrucci - purtroppo accende i riflettori su un tema fondamentale come il rispetto delle regole sociali circa l'ambiguita' di chi riveste contemporaneamente due ruoli incompatibili, quale Governo e Sindacato". "L'argomento - ha concluso Petrucci - e' certamente di rilievo statutario e credo che sia giunto oramai il momento di approfondirlo".
fonte: AGI
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