Vittoria 1-0 con gol del nuovo uomo simbolo del calcio australiano, Del Piero, e con difesa finalmente accorta nel derby con i neonati Western Sydney Wanderers, la partita più attesa di inizio stagione. Per il campanilismo e per la "sfida nella sfida" tra Alex e Shinji Ono, il suo equivalente nel paese del Sol Levante (ingaggiato, sfumati i "sogni" Inzaghi prima e Ballack poi), uno che porta supporters (a Sydney c'è un vastissimo quartiere asiatico in centro) e sponsor.
Sugli spalti forse meglio il Giappone, ma, al contrario di Alex, ancora "man of the match", Ono, con una prestazione impalpabile (immortalata dalle telecamere fisse su di lui di Fox sport) è stato la grande delusione. Come il match in generale. Fosse finita 0-0, avremmo potuto titolare "molto rumore per nulla". Mai tanto rumore a Sydney infatti, dove nei pub nei giorni precedenti tra una birra e l'altra non si parlava d'altro: la squadra del centro contro quella della periferia, per la quale, se non fosse arrivato Del Piero, forse la comunità italiana (tanti a Parramatta e dintorni) avrebbe tifato. Un derby iniziato già prima del via della stagione, quando il Sydney Fc chiese il cambio di campo. Sensato, perché riempire il piccolo stadio di Parramatta non è stato difficile (19,126 il conto esatto), tra locali, italiani e giapponesi. Ma la dirigenza dei Wanderers ha risposto "picche", per la gioia dei pub e delle loro casse.
Detto che il pubblico sarebbe stato il doppio all'Allianz, chi c'era non ha deluso. Coreografie, cori, uno stadio vestito di rossonero e nerazzurro (ma azzurro più chiaro e divise a strisce, siamo lontani da Milan-Inter), colori sugli spalti anche mescolati, perché qui si può. Tifo vero protagonista della gara, che, a parte un paio di occasioni per il Sydney Fc (da segnalare la punizione di Del Piero da 40 metri che ha sibilato la traversa), ha mostrato il nulla fino all'8' del secondo tempo, quando il piede sinistro di Mooy in area dei Wanderers tocca quello di Del Piero in serpentina, e il numero 10 cade in area. Rigore (poche proteste, in Italia sarebbero state tante) tirato due volte, prima segnato poi ribattuto dal portiere Covic, ma con palla ribadita in rete da Alex, al secondo gol consecutivo (lui ed Heskey, a segno nel 2-1 di Newcastle su Central Coast i primi a farlo in questa A-League). Al resto ci ha pensato la difesa: coach Crook dopo gli imbarazzanti errori delle prime due gare, ha spostato Emerton più avanti con il giovane Grant, all'esordio, terzino destro, e Ryall centrale al posto dell'infortunato Griffiths. Bene entrambi, ringrazia il portiere Necevski, che ha finalmente passato una serata tranquilla. Vittoria e miglior spot pubblicitario possibile per sabato quando si giocherà contro Perth, ma soprattutto si giocherà all'Anz Stadium e i suoi 83mila posti a sedere.
Un solo appunto: poteva essere derby italiano, ma coach Popovich ha lasciato Iacopo La Rocca in panchina 90 minuti. Lui, il ragazzo di Roma arrivato qui dalla Svizzera che sognava un tackle vincente a Del Piero, dovrà continuare a farlo fino al prossimo 15 dicembre, quando si giocherà il ritorno all'Allianz.
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